AUTOAVIO BLOG di Fabrizio Pagotto – FERRARI F12 TDF: WELCOME TO THE MUGELLO CIRCUIT.

 

FERRARI F12 TDF: WELCOME TO THE MUGELLO CIRCUIT.

Era un po’ di tempo che se ne parlava, dai primi bozzetti avrei giurato che si fosse trattato di una nuova GTO, certo non poteva essere un’altro pezzo unico come l’ F12 TRS visto che gli amici francesi in visita a Maranello avevano scattato diverse foto di auto camuffate in diverse colorazioni (un ringraziamento ad Auriel per la collaborazione), si trattava di certo di un’auto in serie molto speciale vista la muscolatura, i generosi scarichi posteriori e quelle prese d’aria tanto vistose, la coda tronca poi ricordava mitiche Ferrari degli anni’60.    

(LE TRE FOTO SOPRA SONO STATE GENTILMENTE CONCESSE DA AUREIL FERRARI)

La notizia poi arriva proprio da Maranello, si tratta di una nuova berlinetta ad alte prestazioni, logica evoluzione della Ferrari F12, una serie limitata a soli 799 esemplari numerati, è più estrema che mai e rende omaggio alla gara di durata d’Oltralpe che vide protagonista la Ferrari negli anni ’50 e ’60: la sigla è infatti TDF e sta per Tour De France.

La notizia successiva al nome della nuova nata è la location dove verrà presentata ufficialmente. La casa di Maranello infatti ci comunica che F12 TDF verrà svelata ufficialmente nella giornata di domenica 8 novembre 2015 presso l’autodromo del Mugello in concomitanza delle Finali Mondiali Ferrari: quale migliore occasione per far vedere la nuova nata al pubblico di tifosi ed amanti della Rossa.

Noi di Autoavio, da sempre con un occhio di riguardo per Ferrari, non ce lo siamo fatti dire due volte, domenica mattina alle 8:30 armati di macchine fotografiche e obiettivi, zaini in spalla eravamo già in autodromo.

Il clima era quello giusto che piace a noi, tanta gente, molte macchine ai box, un programma fitto di eventi da togliere il respiro, Ferrari aveva fatto le cose proprio in grande.

Ma la nostra priorità assoluta era la nuova Tour De France, ci viene indicata una struttura moderna, una sorta di show room Ferrari con ampi spazi luminosi: una parte dedicata alle classiche del Cavallino rampante accoglie meraviglie quali 250 SWB, 250 Testarossa e Daytona prima serie; dall’altra le nuovissime California  T e 488 Spider.

Ma la nostra icona sta proprio nel mezzo, come a ricordare che è la madrina della giornata, la primadonna in assoluto.

Ci appare subito bella senza compromessi, i canoni estetici sono quelli di un’auto aggressiva e selvaggia, un ampio muso assetato d’aria per raffreddare un poderoso 12 cilindri di 6262 cc con bancate a 65° di ben 780 cavalli a 8500 giri/minuto.

La presa d’aria laterale è sottolineata da una fascia in carbonio così come le due prese sul cofano.

Ma la parte forse più bella è quella posteriore che ci ricorda tanto le auto degli anni ’60 con coda tronca e ampi sfoghi d’aria sui fianchi, un enorme bocchettone per il rifornimento e due grandi estrattori posteriori che accolgono quattro scarichi, il carico aerodinamico è dichiarato dell’87% (230 Kg a 200 Km/h) mentre l’efficienza aerodinamica è pari a 1.6, un vero record per un’autovettura stradale.

Ma le novità più interessanti si celano sotto la carrozzeria: l’assetto è stato modificato aumentando le dimensioni delle gomme anteriori da 255 a 275mm  e i cerchi sono passati da 9.5 pollici a 10 creando un’ aumento del sovrasterzo contemporaneamente compensato da un sistema a quattro ruote sterzanti, questo ne consegue una maggiore risposta dello sterzo tipici di una vettura da corsa senza perdere però stabilità alle alte velocità.

La carrozzeria poi è stata alleggerita di 110 Kg conseguendo accelerazioni da 0 a 100 in 2,9 secondi con una velocità massima di oltre 340 Km/h.

Per contro gli spazi d’arresto si sono drasticamente ridotti grazie ad un impianto frenante montato per la prima volta su LaFerrari: l’ “Extreme Design”  della Brembo, da 100 a 0 in soli 30 metri!

SCHEDA TECNICA

  • Motore
  • Tipo V12 – 65°
  • Cilindrata Totale 6.262 cc
  • Potenza massima* 574 kW (780 cv) – 8.500 giri/min
  • Coppia massima 705 Nm a 6.750 giri/min
  • Regime massimo 8.900 giri/min (limitatore)
  • Dimensioni e peso
  • Lunghezza 4.656 mm
  • Larghezza 1.961 mm
  • Altezza 1.273 mm
  • Peso a secco 1.415 kg
  • Distribuzione dei pesi 46% ant – 54% post
  • Pneumatici e cerchi
  • Anteriori 275/35 ZR 20×10”
  • Posteriori 315/35 ZR 20×11,5”
  • Prestazioni
  • Velocità massima oltre 340 km/h
  • 0-100 km/h 2,9 sec
  • 0-200 km/h 7,9 sec

Ma le Finali Mondiali Ferrari ci riservano moltissime altre sorprese.

Dopo aver visionato per bene F12 TDF e aver fotografato la non meno interessante 488 spider, ci buttiamo subito dentro ai box, è li che cerchiamo la vera anima race della giornata: XX Programmes, Formula Uno Clienti e Ferrari Challenge.

Alle 9:30 le Challenge sono già in pista per il trofeo coppa Shell, le Formula Uno Clienti usciranno alle 10:40 fino alle 11:05, avremmo poco tempo per vederle girare. Ai box fremono i lavori sulle XX che usciranno solo nel pomeriggio, approfittiamo per fare un giro e scoprire la nuovissima XXK.

Districandoci tra FXX, FXX EVO, 599XX, 599XX EVO e XXK arriviamo alle Formula Uno Clienti con una carrellata dei più bei pezzi di storia degli ultimi anni. I 10 cilindri urlano rabbiosi, abbiamo molta nostalgia di questa sinfonia che purtroppo i turbo odierni ci hanno privato.

Le Formula Uno usciranno a momenti, dobbiamo affrettarci a salire sopra ai box per avere una visuale sulla pitlane.

La vista dall’ alto sul Mugello è una meraviglia, le colline creano i saliscendi tipici di questa pista, le Formula Uno stanno girando assieme alle 333 sp in una sinfonia che alterna i 12 cilindri con i 10 in un concerto senza eguali.

Il pomeriggio continua con le Challenge trofeo Pirelli e  le XXK che girano assieme a 599 XX e FXX con fiammate e boati ad ogni cambiata.

Ferrari organizza un finale degno del suo nome, Sebastian Vettel e Kimi Raikonen salutano il pubblico con incredibili  burnout ed un enorme cuore Ferrari che abbraccia tutti, piloti e tifosi.




Davvero una bella esperienza, rientriamo carchi di adrenalina e di bei ricordi, è proprio il caso di dire grazie e FORZA FERRARI!

Fabrizio Pagotto.

Fabrizio Pagotto

 

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